Tale disturbo ha un’origine ancora sconosciuta tanto che ancora oggi non esiste di esso una definizione universalmente accettata.
Si può ritenere eiaculatore precoce quella persona che non ha il pieno controllo del riflesso eiaculatore nella maggior parte dei rapporti sessuali o meglio quello che nella maggior parte dei rapporti ha un riflesso eiaculatorio nei primi 15 secondi dalla penetrazione.
L’eiaculazione precoce per poter essere considerata una patologia deve essere costante e ricorrente, essa può essere primitiva (36-38% della popolazione) o secondaria a patologie urologiche (uretriti, prostatiti, frenulo corto), neurologiche, sistemiche (diabete mellito, aterosclerosi) e iatrogene (farmaci, droghe).